Anita Berber (1899-1928) fu un'icona controversa della Repubblica di Weimar, nota per la sua danza espressionista e il suo stile di vita provocatorio. Apparve anche in numerosi film muti, spesso interpretando ruoli che riflettevano la sua immagine pubblica.

Si specializzò in personaggi di donne fatali, "vamps" decadenti o figure marginali e ambigue. La sua presenza sullo schermo era magnetica e spesso sinistra, incarnando l'estetica espressionista e la liberazione dei costumi dell'epoca.

Tra i suoi lavori cinematografici più significativi figurano *Unheimliche Geschichten* (1919), dove interpretò diversi ruoli misteriosi, *Algol - Tragödie der Macht* (1920) e *Lucrezia Borgia* (1922), in cui diede volto all'omonima figura storica. *Dirnentragödie* (1921) è un altro esempio della sua capacità di rappresentare figure complesse e tragiche.

Sebbene la sua carriera cinematografica non sia stata il fulcro della sua fama, i suoi ruoli hanno lasciato un'impronta distintiva, rendendola un simbolo della modernità e della trasgressione nel cinema tedesco degli anni '20.