Mustapha Ture, artista e scultore nato in Senegal nel 1985 e residente in Italia, si è affermato come una delle voci più significative della scultura contemporanea. La sua formazione artistica si è consolidata presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove ha sviluppato un linguaggio scultoreo distintivo che fonde la tradizione africana con influenze occidentali. La sua opera, realizzata prevalentemente con materiali come legno, ferro e bronzo, esplora temi universali quali la memoria, l'identità, la migrazione e il rapporto tra l'uomo e la natura. Le sue sculture, spesso figure archetipiche e allungate, possiedono un forte impatto simbolico e materico. La sua carriera è segnata da numerose mostre personali e collettive in gallerie e istituzioni di prestigio in Italia e all'estero. Tra i riconoscimenti più importanti spicca la vittoria del Premio Cairo nel 2017, che ha attestato il valore della sua ricerca artistica nel panorama nazionale, consolidando la sua reputazione come figura di rilievo nell'arte attuale.