**Nan Goldin** è una rinomata fotografa e artista visiva, non primariamente un'attrice nel senso tradizionale. Sebbene non interpreti ruoli, la sua opera ha una profonda dimensione cinematografica.

Il suo lavoro più iconico in tal senso è *The Ballad of Sexual Dependency* (1986), originariamente una celebre proiezione di diapositive con musica, poi rielaborata in film. Attraverso questo e altri cortometraggi o video, Goldin offre uno sguardo crudo e intimo sulla sua vita e sulle comunità alternative, esplorando temi come amore, dipendenza, identità di genere e la crisi dell'AIDS.

Il suo stile è schietto, documentaristico e autobiografico, spesso privo di filtri. Recentemente, la sua vita e il suo attivismo sono stati il soggetto del documentario vincitore del Leone d'Oro *All the Beauty and the Bloodshed* (2022), consolidando ulteriormente la sua influenza nel panorama audiovisivo.