Gianni Amelio (Magisano, 1945) è uno dei più importanti registi italiani contemporanei.

Conosciuto per il suo cinema profondo e intimista, spesso incentrato su temi sociali e umani, le sue opere esplorano con sensibilità la solitudine, le relazioni familiari complesse, l'infanzia e la ricerca di giustizia o identità in contesti di disagio sociale. Amelio è considerato un erede del Neorealismo, capace di coniugare denuncia sociale e profonda umanità.

Tra i suoi film più celebri figurano:
* ***Porte aperte*** (1990), nominato all'Oscar per il miglior film straniero.
* ***Il ladro di bambini*** (1992), vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes.
* ***Lamerica*** (1994), un intenso viaggio sull'emigrazione dall'Albania.
* ***Così ridevano*** (1998), premiato con il Leone d'Oro al Festival di Venezia.
* ***Le chiavi di casa*** (2004), che affronta il rapporto padre-figlio con disabilità.
* ***Il signore delle formiche*** (2022), sulla vicenda di Aldo Braibanti.

Il suo stile è caratterizzato da una regia misurata, un'attenta direzione degli attori e una narrazione che privilegia l'osservazione e la sottigliezza psicologica, creando ritratti umani di grande autenticità.