Movie Canon

The Ultimate Movie Ranking

Qualcuno volò sul nido del cuculo

1975

Vota questo film

Media: 4.00 / 5

(1 voti)

Grande prova di maestria di Milos Forman che dirige un Jack Nicholson semplicemente superlativo in una storia dal forte sapore di denuncia sociale, una pellicola che si erge come un monumento alla resistenza dello spirito umano di fronte all'autoritarismo più pervasivo. Forman, cineasta dalla sensibilità acuta forgiata dall'esperienza della Primavera di Praga e dalla successiva repressione, infonde nel film una profonda conoscenza delle dinamiche del potere e della disumanizzazione, trasformando un istituto psichiatrico in una metafora agghiacciante di ogni sistema totalitario. La sua regia, asciutta ma profondamente emotiva, scava nell'animo dei personaggi, rivelando le crepe e le scintille di umanità anche nei contesti più aridi.

“One Flew Over the Cuckoo’s Nest” è senza alcun dubbio un film entrato a far parte della ristretta cerchia dei film più amati di sempre, non solo per la sua potenza narrativa, ma per la sua capacità di catturare lo spirito di un'epoca. Nato da un romanzo di Ken Kesey, figura emblematica della controcultura americana e tra gli ideatori dei famosi "Acid Tests" con i suoi Merry Pranksters, ha avuto una difficile gestazione a causa dell’argomento scabroso che tratta. L'opera di Kesey, profondamente radicata nelle sue esperienze personali come volontario in un ospedale psichiatrico e nei suoi esperimenti con le sostanze psichedeliche, offriva una prospettiva radicale sulla "normalità" e sulla "follia", e questo la rendeva indigesta per molti produttori. È qui che entra in scena l'insistenza di Michael Douglas, che, dopo aver acquisito i diritti del libro dal padre Kirk – il quale li aveva comprati negli anni ’50 e non era riuscito a trovare una casa di produzione che si facesse carico di un progetto così audace – si fece promotore instancabile di quest'opera, fino a portarla sul grande schermo con la tenacia di chi crede in un messaggio irrinunciabile. Il film, rilasciato nel 1975, si inserisce perfettamente nel clima di disillusione e scetticismo verso le istituzioni post-Watergate e post-Vietnam, risuonando con un pubblico che era pronto a interrogarsi sulla vera natura dell'autorità e della libertà individuale.

La storia è quella di Randle Patrick McMurphy, un criminale di mezza tacca, astuto e indomito, che si finge pazzo per ottenere l’infermità mentale allo scopo di evitare condanne peggiori in una fattoria penale. Ma l’istituto psichiatrico in cui viene inserito, lungi dall'essere un luogo di riposo, si rivelerà un campo di battaglia psicologico che lo segnerà indelebilmente, e con lui tutti coloro che incroceranno il suo cammino.

Di indole irrimediabilmente ribelle, McMurphy diviene ben presto il catalizzatore di un'insurrezione silenziosa, fomentando i pazienti contro il sistema repressivo e gelido della terribile infermiera Ratched. Louise Fletcher, con la sua interpretazione da Oscar, diede al personaggio una patina di glaciale e controllata cattiveria, una malvagità subdola e burocratica che perdurò nell'immaginario collettivo, facendone una delle antagoniste più iconiche e disturbanti della storia del cinema. Non è la violenza palese a renderla spaventosa, ma la sua capacità di annichilire lo spirito attraverso la coercizione psicologica, la manipolazione sottile e una ferrea aderenza a regole che servono solo a soffocare l'individualità.

E così McMurphy li incita a cantare, li spinge a ballare, fa loro provare le gioie del sesso con delle prostitute, li porta a fare una memorabile gita in barca in un gesto di pura e contagiosa libertà. Ogni sua azione è un grido di vita contro la morte spirituale imposta dall'istituzione, un tentativo di riaccendere la scintilla dell'autostima e della connessione umana in un ambiente dove la dignità è sistematicamente negata. La sua figura è quella di un "pazzo" che mostra agli "sani" come vivere, un messia profano che sacrifica la propria individualità per la redenzione altrui. Ma ogni gesto di ribellione ha un prezzo. E così, attiratosi le ire implacabili dell'infermiera Ratched, Murphy non verrà solo ridotto all'impotenza tramite un brutale elettroshock, ma subirà il destino più terrificante: la lobotomia, una mutilazione dell'anima che lo rende un vegetale privo di volontà.

Celebre e straziante è la scena finale in cui il gigantesco pellerossa, il Capo Bromden, uno degli ospiti del manicomio che fino a quel momento aveva finto di essere sordo e muto, rivela la sua forza latente. Vedendo McMurphy ormai ridotto a un guscio vuoto, compie un atto di pietà e di estrema liberazione: lo soffoca per risparmiargli una non-vita, stacca poi un imponente lavandino dalla parete – un oggetto che McMurphy aveva invano tentato di sollevare – e lo getta contro la finestra, finalmente infranta, per fuggire verso la libertà. È il culmine di una risurrezione, non solo fisica ma spirituale, il trionfo della volontà e della memoria sul giogo dell'oppressione. Il film, a differenza del romanzo che si svolgeva quasi interamente attraverso la narrazione interna del Capo, sceglie di rendere il suo percorso di risveglio più visivo e tangibile, culminando in quel gesto epico.

"Qualcuno volò sul nido del cuculo" non è solo la celebrazione della bellezza dei rapporti umani che fioriscono nonostante le barriere della sofferenza psichica e dell'emarginazione, ma anche della loro tremenda fragilità in ambienti oppressivi. È un inno alla libertà individuale, alla dignità della persona, e un monito senza tempo contro i pericoli del conformismo e della disumanizzazione istituzionale. La sua eredità risiede nella capacità di averci fatto guardare negli occhi la "follia" con una nuova prospettiva, rivelando che la vera pazzia non sempre dimora in chi è internato, ma spesso nelle strutture e nei poteri che pretendono di "curare" annientando l'essenza stessa dell'individuo. Un capolavoro che continua a risuonare per la sua attualità e la sua immensa potenza emotiva.

Galleria

Immagine della galleria 1
Immagine della galleria 2
Immagine della galleria 3
Immagine della galleria 4
Immagine della galleria 5
Immagine della galleria 6
Immagine della galleria 7
Immagine della galleria 8

Featured Videos

Trailer Ufficiale

Commenti

Loading comments...