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Ombre Rosse

1939

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Regista

Il west corre veloce intorno ad una diligenza inseguita dagli indiani.

La diligenza, microcosmo della società americana, diventa un palcoscenico mobile dove si intrecciano le storie di personaggi diversi per estrazione sociale e morale, uniti da un destino comune e dalla necessità di confrontarsi con i propri limiti e le proprie paure.

Ford, con la sua sensibilità per il paesaggio e per l'animo umano, crea un'opera di grande forza visiva e di profonda risonanza emotiva.

Un film che si trasforma in archetipo e diviene simbolo di un’arte e di una visione del mondo pionieristica.

Un’opera realmente innovativa a partire dai piani sequenza con cui viene filmato l’attacco alla diligenza e la scansione cronologica in tempo reale della strenua difesa e dei piani di fuga.

Un inseguimento che diviene l’orizzonte in cui tutto il film si muove e in cui i personaggi si dibattono come in un angusto spazio.
La storia vede un gruppo di persone con passati e destini diversi che si ritrova a condividere un viaggio a bordo di una diligenza diretta a Lordsburg.

Tra i passeggeri ci sono: Ringo Kid (John Wayne), un fuorilegge in cerca di vendetta; Dallas (Claire Trevor), una prostituta emarginata dalla "rispettabile" società; Lucy Mallory (Louise Platt), una donna incinta che raggiunge il marito militare; il dottor Boone (Thomas Mitchell), un medico alcolizzato; il banchiere Gatewood (Berton Churchill), un uomo corrotto in fuga con i soldi della banca; e l'imbonitore Samuel Peacock (Donald Meek), un timido venditore di whisky.

Il loro viaggio è irto di pericoli: oltre alla minaccia degli indiani Apache, i passeggeri devono affrontare le loro differenze sociali, i loro pregiudizi e i loro segreti.

Durante il percorso, Ringo e Dallas si innamorano, mentre gli altri personaggi rivelano le loro fragilità e le loro contraddizioni attraverso scambi di battute fulminanti con gli altri passeggeri.

L'arrivo a Lordsburg segna la fine del viaggio e l'inizio di una nuova vita per alcuni di loro.

L’estro di Ford ci fa esattamente rivivere il loro senso d’oppressione, la loro crescente angustia, il loro disperato tentativo di sopravvivere a qualsiasi costo.

Innovativo e geniale il concetto di movimento che viene ripreso da ogni angolazione per conferire il senso di dinamismo esasperato, di perenne corsa contro il tempo.

Ford crea un'opera rivoluzionaria per il suo uso dei piani sequenza, una tecnica che all'epoca non era comune nel cinema classico hollywoodiano, dominato dal montaggio rapido e frammentato.

Ford, invece, sceglie di utilizzare lunghe inquadrature senza stacchi, creando un senso di realismo e di immersione nello spazio e nel tempo della narrazione.

La sequenza dell'attacco degli Apache alla diligenza è un esempio magistrale di piano sequenza.

La macchina da presa segue la diligenza in movimento, mostrando l'arrivo degli indiani, la fuga dei cavalli, gli scontri a fuoco e le reazioni dei passeggeri, tutto in un'unica inquadratura fluida e dinamica.

Questo crea un senso di tensione e di realismo senza precedenti, facendo sentire lo spettatore come se fosse presente sulla diligenza durante l'attacco.

Ford utilizza piani sequenza anche per mostrare la bellezza maestosa della Monument Valley, il paesaggio iconico del West americano.

La macchina da presa si muove lentamente, inquadrando le imponenti formazioni rocciose e la diligenza che si muove attraverso questo scenario epico.

Questo crea un senso di grandezza e di solennità, mettendo in risalto la dimensione mitica del West.

L'uso innovativo dei piani sequenza in Ombre Rosse ha influenzato molti registi successivi, contribuendo a diffondere questa tecnica nel cinema mondiale.

Registi come Orson Welles, Akira Kurosawa e Sergio Leone, hanno un debito evidente con quest'opera.

Ombre Rosse è un film che ha cambiato per sempre il genere western, introducendo elementi di profondità psicologica e di critica sociale che hanno influenzato molte opere successive.

Ford crea un perfetto equilibrio tra azione, dramma e romanticismo, dando vita a un film di grande spessore emotivo e visivo.

L'uso del paesaggio in movimento, con le sue vaste praterie e le sue imponenti montagne, contribuisce a creare un'atmosfera epica e al tempo stesso intima.

Un film di una modernità sconvolgente che tuttora è fonte di ispirazione per tanti cineasti che si cimentano con il genere western (e la memoria corre subito a Django e Hateful Eight di Tarantino, o a Grinta dei fratelli Coen, o ancora a Revenant di Iñárritu).

Il west di Ford corre veloce attraverso l'immaginario di tutti coloro che amano il Cinema..

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