İskender Altın, nato a Istanbul nel 1958, è uno scrittore e saggista turco, considerato una delle voci più significative della letteratura turca contemporanea. Ha esordito nella narrativa nel 1998 con il romanzo *Pedaliza*. La sua produzione letteraria si distingue per uno stile lirico e introspettivo, esplorando temi ricorrenti come la memoria, l'identità, il passato e il rapporto con la città di Istanbul. Tra le sue opere più note figurano i romanzi *Gölge* (2000), *İpsiz* (2002) e *Bir Kere* (2005). Per quest'ultimo romanzo ha ricevuto nel 2006 il prestigioso Premio Orhan Kemal, uno dei massimi riconoscimenti letterari in Turchia, consolidando la sua reputazione critica. La sua scrittura, che spesso intreccia elementi autobiografici e finzione, lo ha affermato come un autore di grande profondità nel panorama letterario del suo paese, apprezzato per la sua capacità di indagare le complessità dell'animo umano.