
Martin Bormann
Martin Bormann fu un prominente funzionario tedesco e capo della Cancelleria del Partito Nazionalsocialista (NSDAP). Iscrittosi al partito nel 1927, iniziò la sua carriera politica come capo di stato maggiore di Rudolf Hess. Dopo la fuga di Hess nel 1941, divenne segretario privato di Adolf Hitler, consolidando un'enorme influenza. In qualità di capo della *Parteikanzlei*, la sua opera consisteva nel controllare il flusso di informazioni e l'accesso al Führer, emanando decreti in suo nome e gestendo le finanze del partito e quelle personali di Hitler. Si distinse per l'efficiente amministrazione del potere burocratico, promuovendo politiche anti-clericali e contribuendo all'attuazione di misure persecutorie. Tra i suoi riconoscimenti figurano il più alto grado del partito, *Reichsleiter*, e quello di SS-Obergruppenführer. Processato in contumacia a Norimberga, fu condannato a morte per crimini di guerra e contro l'umanità. Morì nel maggio 1945 durante un tentativo di fuga da Berlino; i suoi resti furono formalmente identificati solo nel 1972.
