Simon Srebnik
Simon Srebnik (Łódź, 10 aprile 1930 – Tel Aviv, 16 agosto 2006) è stato un superstite polacco-israeliano dell'Olocausto, noto per la sua testimonianza nel film "Shoah". Deportato a tredici anni nel campo di sterminio di Chełmno, fu costretto a lavorare nel Sonderkommando, occupandosi della gestione dei cadaveri. La sua giovane età e la sua voce gli valsero il soprannome di "Spinne" (trottola) e fu obbligato a cantare canzoni militari tedesche per i suoi aguzzini. Poco prima della liberazione del campo, fu ferito gravemente da un colpo di pistola alla testa durante un'esecuzione di massa, ma sopravvisse fingendosi morto, diventando uno dei pochissimi superstiti di Chełmno. Dopo la guerra si trasferì in Israele. La sua carriera come testimone storico raggiunse l'apice con la partecipazione al documentario "Shoah" (1985) di Claude Lanzmann. La scena iconica in cui Srebnik torna sul fiume Ner, cantando la stessa melodia che intonava da prigioniero, è considerata uno dei momenti più potenti della cinematografia sulla memoria della Shoah e rappresenta il suo principale riconoscimento a livello mondiale.
