
Abdellatif Kechiche
Regista e attore franco-tunisino nato a Tunisi nel 1960, Abdellatif Kechiche si trasferisce giovane a Nizza, un'esperienza biografica che informerà profondamente il suo cinema. Dopo un inizio come attore (spesso per André Téchiné), debutta alla regia con Tutta colpa di Voltaire (2000), ma è con il pluripremiato La schivata (2003) che impone il suo stile inconfondibile: un naturalismo febbrile, quasi documentaristico, immerso nelle banlieue e focalizzato sull'energia verbale e fisica della gioventù. Questo approccio viscerale, che privilegia i corpi, il cibo, la danza e le dinamiche comunitarie, esplode nel capolavoro Cous Cous (2007), premiato a Venezia. Il suo metodo, basato su riprese estenuanti e una ricerca ossessiva della verità emotiva attraverso l'improvvisazione e l'esaurimento degli attori, raggiunge l'apice e il punto di rottura con La vita di Adele (2013). Il film vince una storica Palma d'Oro (condivisa, caso unico, con le attrici Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux), ma le polemiche sui suoi metodi di lavoro ne segnano la ricezione. I successivi film della saga Mektoub, My Love hanno continuato la sua indagine sulla sensualità e il desiderio, spingendo il suo stile verso un'estetica radicale, controversa e immersiva.
