**Kaneto Shindō (1912-2012)** è stato un prolifico regista e sceneggiatore giapponese, figura centrale del cinema indipendente nipponico del dopoguerra. La sua vasta opera, spesso caratterizzata da uno stile crudo e naturalistico, esplora le profondità della condizione umana, la povertà, le cicatrici della guerra e la sessualità, spesso attraverso la lente di personaggi femminili resilienti.

Tra i suoi capolavori spiccano *I figli di Hiroshima* (1952), testimonianza potente sull'atomica, e *L'isola nuda* (1960), un'odissea quasi senza dialoghi sulla lotta per la sopravvivenza di una famiglia contadina. Altri film iconici includono gli horror folkloristici *Onibaba - Le assassine* (1964) e *Kuroneko - Il gatto nero* (1968), che fondono realismo e soprannaturale. Shindō ha saputo raccontare storie universali con una prospettiva unica, consolidando il suo ruolo di maestro della narrazione visiva indipendente.