**Mario Bava (1914-1980)** è stato un influente regista, sceneggiatore e direttore della fotografia italiano, riconosciuto come uno dei padri fondatori del cinema horror italiano e del genere *giallo*. Iniziò la carriera lavorando agli effetti speciali e come direttore della fotografia, sviluppando un acuto senso visivo.

La sua transizione alla regia fu marcata da film iconici come *La maschera del demonio* (1960), caposaldo dell'horror gotico. Fu pioniere del *giallo* con *La ragazza che sapeva troppo* (1963) e *Sei donne per l'assassino* (1964), definendo le convenzioni del genere. Altri lavori significativi includono l'antologico *I tre volti della paura* (1963) e il proto-slasher *Reazione a catena* (1971).

Lo stile di Bava è distintivo per l'uso suggestivo del colore, l'atmosfera onirica e spesso claustrofobica, e un'elegante messa in scena della violenza. Era un maestro della fotografia e della composizione visiva. La sua estetica e le sue innovazioni hanno profondamente influenzato generazioni di registi, da Dario Argento al moderno cinema horror.