Ousmane Sembène (1923-2007) è stato uno scrittore e regista senegalese, figura pionieristica e fondamentale del cinema africano. Iniziò la sua carriera come romanziere dopo aver lavorato come scaricatore di porto a Marsiglia, un'esperienza che ispirò il suo primo libro, *Le Docker Noir* (1956). Il suo romanzo più celebre, *Les Bouts de bois de Dieu* (1960), narra il grande sciopero ferroviario del 1947-48. Credendo che il cinema potesse raggiungere un pubblico più vasto, si dedicò alla regia. Il suo primo lungometraggio, *La Noire de...* (1966), una potente critica al neocolonialismo, è considerato il primo film realizzato da un regista dell'Africa subsahariana e vinse il Premio Jean Vigo. Le sue opere successive, come la satira politica *Xala* (1975) e il suo ultimo capolavoro *Moolaadé* (2004), che denuncia la mutilazione genitale femminile, gli valsero un ampio riconoscimento internazionale, incluso il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes per quest'ultimo, consolidando la sua eredità come una delle voci più critiche e influenti del continente.